Osservatorio Findomestic 2012 - Comunicati Stampa Regionali
Abruzzo:
Nel 2011 il reddito pro capite in Abruzzo è in
crescita (15.239 €, +1,9% rispetto al 2010). Chieti è la
provincia più ricca con 15.958 € di reddito pro capite
(in crescita del 2,3%).
In leggera crescita il settore dell’usato, che vale 281
milioni (+1,2% rispetto al 2010); in flessione, invece, il comparto
delle auto nuove (-22,1%).
L’Aquila la più colpita dalla contrazione della spesa
per casa e mobilità (-15,0%), relativamente meno penalizzate
Chieti (-5,5%), Pescara (-8,5%) e Teramo (-8,6%).
Il Centro Italia è la macro area dove è minore
l’incidenza dei consumatori che ricorreranno ad una
contrazione degli acquisti per fare fronte allo scenario economico:
il 43% contro il 47% della media nazionale.
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Basilicata:
Il reddito pro capite in Basilicata mostra un incremento
anche nel 2011 attestandosi a 14.798 € ( +3,1% rispetto al
2010) e si conferma nuovamente superiore rispetto alla media del
Sud Italia (13.506 €) Potenza è la provincia in cui si
registra il più alto valore in termini di reddito per abitante
(15.218 €)
Aumentano gli acquisti di veicoli usati (+3,6%), mercato a cui
è destinato quasi un terzo della spesa delle famiglie,
nonostante l'acquisto di auto nuove abbia subito un calo del 29,6%
In calo la spesa per gli elettrodomestici bruni (-18,5%),
probabilmente per un rinvio delle spese al 2012, anno in cui
avverrà lo switch-off della tv analogica. Per quanto riguarda
l’area del Sud e delle Isole, un consumatore su due ritiene
che dovrà ridurre le spese nel prossimo futuro, contro una
media del Paese del 47%.
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Calabria:
Nel 2011 il reddito pro capite in Calabria è in
crescita (13.397 €, +1,1% rispetto al 2010). Sono in calo gli
acquisti per nuove auto (-19,2%,); in leggero aumento il comparto
dell’usato, che ha fatto registrare consumi per 359 milioni
di € (+1,3% sul 2010). Catanzaro è la provincia più
ricca con 14.342 € di reddito pro capite (in aumento del
0,9%);
Crotone e Vibo Valentia sono le province che fanno registrare una
crescita più sostenuta del reddito (+1,8%). Cosenza fa segnare
i volumi più elevati in tutti i comparti di spesa. ). Per
quanto riguarda l’area del Sud e delle Isole, un consumatore
su due ritiene che dovrà ridurre le
spese nel prossimo futuro, contro una media del Paese del
47%.
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Campania:
Anche nel 2011 la Campania di conferma la regione italiana
con il reddito più basso: 12.682 €. Napoli diventa la
provincia che esprime il reddito medio più alto, con 13.089
€; all’estremo opposto si colloca invece Caserta, che
non va oltre quota 11.341. La Campania è la regione che
subisce la stretta maggiore sul mercato dei beni durevoli (-
10,0%). I cali più cospicui interessano l’ambito della
mobilità: in contrazione ci quasi il 25% la spesa per auto
nuove e del 27% quella per l’acquisto di moto.
Nel corso dell’anno appena concluso, la regione ha mostrato
un profilo di sviluppo molto debole, non solo se raffrontato alla
media del Centro-Nord, ma anche all’andamento di molte altre
regioni meridionali. Per quanto riguarda l’area del Sud e
delle Isole, un consumatore su due ritiene che dovrà ridurre
le spese nel prossimo futuro, contro una media del Paese del
47%.
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Emilia Romagna:
Con la Lombardia, l’Emilia Romagna è stata la
regione italiana che più delle altre si è distinta per il
dinamismo del suo tessuto economico e produttivo. Il reddito per
abitante, in particolare, è aumentato del 2,2%, contro la
media nazionale del 2,0%, salendo da 20.937 a 21.393 €. Tra
le province, in vetta, in termini di crescita, c’è
Ravenna, che ha fatto segnare un + 3,2% (a 20.253 euro). In termini
assoluti, a guidare la classifica dei capoluoghi c’è
Bologna, con 24.396 €. Per
ciò che concerne i diversi settori di spesa, bene il mercato
della auto usate (+5,4%, con una spesa complessiva di 1.283
milioni), mentre perdono terreno le spese per gli elettrodomestici
bruni (-19,0%, a 329 milioni di spesa), per quelli bianchi (-7,3%,
a 357 milioni di spesa) e per i prodotti informatici (- 9,6 punti
percentuali, a 150 milioni di spesa). Bologna e Modena trainano gli
acquisti pressoché in tutti i settori; fanno eccezione le
moto, dove Rimini si conferma la seconda provincia regionale per
spesa complessiva con 19 milioni e con la spesa per famiglia
più elevata: 131 €, mentre quella media si ferma a 76
€.
Il Centro Italia è la macro area dove è minore
l’incidenza dei consumatori che ricorreranno ad una
contrazione degli acquisti per fare fronte allo scenario economico:
il 43% contro il 47% della media nazionale.
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Lazio:
Nel 2011 il reddito pro capite del Lazio è aumentato
dell’1,8%, in linea con quello della media nazionale (2%),
stabilizzandosi a 19.138 €. All’interno della regione
è rimasta invariata la distanza che separa Roma dalle altre
province. Mentre, infatti, nella capitale si registra un reddito
pro capite di 21.157 €, nelle province di Viterbo, Latina,
Rieti e Frosinone, la media resta inferiore ai 14mila euro, sebbene
le ultime due abbiamo fatto segnare la crescita migliore,
rispettivamente +2,4 e +2,3% (Roma si è fermata a
+1,7%).
Sullo sfondo di questo quadro, le spese per i beni durevoli sono
scese del 4,4% (-6,1% la flessione media nazionale). Per quanto
riguarda i diversi ambiti merceologici, il calo più marcato
è quello delle moto (-16,5%); seguono quello delle auto nuove
(-12,7%) e quello degli articoli informatici (-7,7%). La spesa
complessiva per i beni durevoli nel 2011 è stata pari a 5.955
milioni.
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Molise:
In Molise il reddito pro capite nel 2011 resta in crescita e si
attesta a 15.327 € (+1% rispetto al 2010) e superiore alla
disponibilità media degli abitanti del Mezzogiorno (13.506
€). Sia ad Isernia che a Campobasso il reddito pro capite
aumenta rispettivamente del 1,2% e dello 0,9%. In crescita la
vendita di auto usate (+4,3%) a discapito delle auto nuove
(-26,8%). La spesa per i mobili risulta pressoché invariata
(-0,8%) e migliore rispetto al dato nazionale, che ha mostrato una
contrazione pari a 1,3%.
Il Centro Italia è la macro area dove è minore
l’incidenza dei consumatori che ricorreranno ad una
contrazione degli acquisti per fare fronte allo scenario economico:
il 43% contro il 47% della media nazionale.
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Puglia:
Leggero incremento nel 2011 del reddito pro capite in
Puglia che si attesta a 13.470 € (+2,2% rispetto al 2010)
Taranto e Bari sono le provincie più ricche rispettivamente
con 14.032 € e 13.968 €, mentre Foggia si classifica
all'ultimo posto con un reddito pro capite di 12.423 € In
calo tutte le voci di spesa per l'acquisto di beni durevoli
Pesante frenata per il comparto delle auto nuove (-23% a/a) e per i
motoveicoli (-26,2% a/a). Calo più contenuto rispetto alla
media nazionale per l'acquisto di mobili (-0,9% rispetto ad una
contrazione del 1,3% per l'Italia). Per quanto riguarda
l’area del Sud e delle Isole, un consumatore su due ritiene
che dovrà ridurre le spese nel prossimo futuro, contro una
media del Paese del 47%.
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Sicilia:
Nel 2011 il reddito pro capite in Sicilia è in crescita
(13.398 €, +1,9% rispetto al 2010). Palermo è la
provincia più ricca con 15.002 € di reddito pro capite
(in crescita del 1,9%);
In crescita il comparto delle auto usate (+2,4%), mentre i beni per
la casa fanno registrare una contrazione del 4,2%, inferiore
rispetto alla media nazionale del 4,7%.
La spesa per beni durevoli si è ridotta dell’8,8%: a
Palermo, Caltanissetta ed Enna la contrazione ha superato il 10%;
si registrano invece a Catania, Siracusa e Trapani le
riduzioni
più contenute (-7% circa). Per quanto riguarda l’area
del Sud e delle Isole, un consumatore su due ritiene che dovrà
ridurre le spese nel prossimo futuro, contro una media del Paese
del 47%.
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