Osservatorio Findomestic 2012
La maggioranza degli italiani dà un giudizio decisamente
positivo al governo Monti, ma data la difficile congiuntura
internazionale il 50% ritiene che non possa scongiurare un
default.
Sfiducia, incertezza, impotenza, desiderio di normalità
dominano le emozioni degli italiani che reagiscono alla crisi
posponendo o riducendo gli acquisti.
Il Paese è diviso in due:
i benestanti continuano ad acquistare, mentre il resto compra meno
e acquista prodotti di fascia inferiore.
Secondo una significativa maggioranza la crisi servirà a
modificare il modus vivendi in maniera permanente.
I prossimi tre anni segneranno un peggioramento della
situazione personale degli intervistati.
Tutti i settori dei beni durevoli sono penalizzati dalla
congiuntura negativa: si salvano solo la telefonia, trainata dagli
smartphone, le TV led a 3D e i piccoli elettrodomestici per la
cucina.
Ristoranti, bar, tempo libero e abbigliamento sono i settori che
hanno accusato i maggiori tagli.
In uno scenario ipotetico senza le banche si temono situazioni
catastrofiche, senza regole e la proliferazione degli usurai.
Il denaro, sempre più virtuale, perde valore.
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