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Notizie e comunicati

Osservatorio Mensile Agosto 2014

Circa un Italiano su cinque afferma di aver visto aumentare negli ultimi due mesi il “peso” della propria busta paga e, tra questi, l’85% attribuisce questo miglioramento all’introduzione del bonus Irpef da parte del Governo Renzi.
Due italiani su tre, però, ritengono che il bonus fiscale di 80 € varato dall’esecutivo non basti da solo a far ripartire l’economia.
Intanto, il grado di fiducia dei consumatori torna a puntare verso il basso: a fine luglio si è stabilizzato a quota 3,55 punti, contro i 3,85 del mese precedente. Resta stabile, invece, la propensione al risparmio: nei prossimi 12 mesi, il 14,8% degli Italiani è intenzionato ad aumentare i soldi che mette da parte. Il mese scorso, la quota era del 14,4.


Il 21% degli Italiani lo conferma: il bonus Irpef voluto dal Governo Renzi ha effettivamente reso più pesanti le buste paghe. Però, solo un italiano su tre è convinto che questa misura possa effettivamente far ripartire l’economia. Gli altri due terzi, invece, non la ritengono sufficiente. A fotografare questa percezione è l’ultima edizione dell’Osservatorio Mensile di Findomestic, attraverso i dati raccolti ed elaborati da Ipsos. Tra chi ne ha beneficiato, il 60% ha utilizzato gli 80 € per incrementare i propri consumi, in particolare quelli quotidiani (38%), mentre meno della metà ha impiegato il bonus per aumentare i risparmi (44%). Il 13% afferma di aver messo da parte quegli 80 euro con l’obiettivo di acquistare in futuro un bene “rilevante”.

Analogamente, anche la maggior parte (58%) di chi non l’ha ricevuto, ha ammesso che l’avrebbe destinato in misura prevalente per i consumi, mentre solo poco meno di un terzo (31%), l’avrebbe dirottato sotto la voce “risparmio” del proprio bilancio. Osservando l’effetto del bonus sulle singole categorie merceologiche, emerge che mobili e fai – da – te sono i due comparti che hanno risentito più positivamente.

Complessivamente, dunque, il bonus Irpef ha sostenuto i consumi e i risparmi di molte famiglie ma dai più non viene giudicato come in grado di avere un forte impatto sulla situazione economica italiana.

Anche per questo, la fiducia a luglio è tornata a scendere, seppure ad un valore in linea con quello che è stato registrato nei mesi scorsi: 3,55 punti contro i 3,85 del mese precedente. Sostanzialmente stabile la propensione al risparmio: nei prossimi 12 mesi, il 14,8% degli Italiani sostiene di essere intenzionato ad aumentare i propri risparmi. A giugno questa quota era del 14,4%.

Previsioni di acquisto a tre mesi.

Elettrodomestici: in flessione tutte le categorie: piccoli, grandi ed elettronica di consumo.
Scendono al 21,8% i consumatori interessati ad acquistare un prodotto di elettronica di consumo nei prossimi 3 mesi, contro il 22,6% di giugno. Arretrano anche le previsioni per i piccoli elettrodomestici (dal 25 al 23,6%) e quelle per i grandi elettrodomestici (dal 14 al 13,8%). Invece, i budget di spesa hanno un trend inverso. Crescono in modo apprezzabile per elettronica di consumo e grandi elettrodomestici: rispettivamente da 547 a 557 € e da 703 a 748. Restano stabili, seppure con una lieve correzione all’insù per i piccoli elettrodomestici: da 174 a 176 €.

Informatica, telefonia e fotografia: calano le previsioni per foto\videocamere, pc e telefonia; tengono i tablet. 
Stabili, tra maggio e giugno, le previsioni di acquisto per i tablet: gli interessati passano dal 13 al 13,1%. Per tutte le altre categorie (telefonia, pc e foto\videocamere), previsioni a tre mesi con il segno meno: rispettivamente, i trend passano dal 21,2 al 19,8%, dal 18,1 al 17,1% e dall’11,9 all’11,6%. Stabili i budget di spesa previsti: per i pc la cifra di riferimento, a luglio, è di 540 € (contro i 542 del mese precedente); per la telefonia, è di 295 (contro 297); per foto e videocamere, è di 294 (contro 299); per i tablet, i 285 € messi a bilancio a giugno, sono scesi a 276.

Auto e moto: tengono le previsioni per le auto nuove e gli scooter; leggera flessione per l’usato.
Anche a luglio si mantiene sopra il 10% la quota di quanti sono interessati nell’arco dei prossimi tre mesi, a comprare un auto nuova: a giugno erano il 10,2; nell’ultimo mese sono saliti al 10,3. E continua a salire anche la quota di quanti sono intenzionati a comprare uno scooter: passano dal 5,4 al 5,7%. Per l’usato, invece, segno meno: gli interessati, che a giugno erano il 7,9, a luglio sono scesi al 7,7. L’ammontare medio continua a salire per il nuovo: da 18,265 a 18,821 €. Per l’usato, si passa da 6.052 a 6.333 €. Per gli scooter, la cifra scende da 2.965 a 2.956 €.

Casa e arredamento: cala la propensione all’acquisto di case nuove. Giù anche ristrutturazioni e mobili.
Scendono al 5% i consumatori interessati a comprare casa nei prossimi 3 mesi, contro il 5,8 del mese precedente. Trend similare anche per le ristrutturazioni (che scendono dall’11,8 di giugno al 10,7 dell’ultimo mese) e per i mobili (da 15,4 a 14.9%). Per questi ultimi, cala anche il budget di spesa: da 2.193 a 2.042 €.

Tempo libero: torna a scende la curva dei viaggi, dopo aver toccato a giugno il suo apice. Giù anche le previsioni per il fai – da – te e per attrezzature e abbigliamento sportivi. 
Pur con le previsioni ancora sopra il 40% (40,1%), la curva di previsioni di acquisto di viaggi e vacanze inizia la sua parabola discendente, dopo l’apice di giugno (41,1%). Giù anche il fai – a – te (gli interessati a luglio scendono al 26,8%, contro il 27,1 del mese precedente) e le attrezzature e l’abbigliamento sportivi (da 22,8 a 221,%).

Efficienza energetica: crescono le previsioni per gli impianti fotovoltaici e di solare termico. Calano lievemente invece quelle per stufe a pellet e infissi.
A luglio resta positivo il trend per l’acquisto di impianto fotovoltaici e solari termici. La quota di interessati passa rispettivamente dal 4,5 e dal 3,5% al 4,4 e al 4,7%. Segno meno per stufe a pellet e infissi. Le prime vedono calare gli interessati dal 9,2 al 9%; i secondi, dall’8,4 al 7,4. Per quanto riguarda i budget di spesa previsti, calano quelle per stufe a pellet e infissi (rispettivamente da 1.537 a 1.415 € e da 2.679 a 2.385 €), mentre salgono quelle per impianti solari termici e impianti fotovoltaici (rispettivamente da 3.422 a 3.814 € e da 5.987 a 6.850 €).

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Edizione dati 2016.
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