Osservatorio dei consumi 2015 – I mercati dei beni durevoli
Presentato oggi, 2 dicembre 2014, L'Osservatorio di Findomestic
che, in occasione dei trent'anni dell'azienda, fondata per
l'appunto nel 1984, ha dedicato questa edizione ad un
confronto tra le speranze e le aspettative dei giovani di
oggi e quelle dei loro coetanei di 30 anni fa. L'indagine,
inoltre, anticipa anche quello che sarà l'andamento dei
consumi delle principali categorie di beni durevoli per l'anno in
corso.
Per quanto riguarda questo secondo aspetto, l'andamento dei
consumi delle famiglie italiane, nel biennio 2011 –
2013, ha registrato un calo della spesa complessiva del 2,4%. Il
2014, però, è l'anno dell'arresto della caduta, visto che
i consumi interni dovrebbero far segnare un +0,5% finale.
I settori che chiudono il 2014 con le performance migliori sono il
mercato dell'auto nuova, che è destinato a chiudere il 2014
con un +4,0% in termini di immatricolazioni e un +5,0% in termini
di spesa, e quello dell'usato: +3,8% in valore sul 2013.
Si tratta comunque di una ripresa debole per il mercato auto,
stimolata prevalentemente dalla necessità di effettuare le
sostituzioni non più rimandabili dei vecchi veicoli.
Sempre tra i mercati che riportano un andamento positivo c'è
il settore dei mobili, che riporterà nel 2014 un valore di
13,74 miliardi, in crescita dell'1,5% sull'anno precedente, la
telefonia (+1,4% per una spesa stimata pari a 3,89 miliardi) e i
grandi elettrodomestici (+1,0%, per un valore complessivo stimato
di 2,87 miliardi). In positivo anche il comparto motoveicoli (+2,7%
in valore, -1,5% in n° di pezzi venduti), grazie alla crescita
delle vendite di moto di cilindrata superiore e nonostante il trend
negativo dei ciclomotori. Segnano invece un segno meno il
settore dell'elettronica di consumo (-6,3%, per un controvalore
finale atteso di 2,35 miliardi), quello dell'information technology
(-3,1% per una spesa complessiva di 2,11 miliardi) e quello della
fotografia (-24,7% della spesa per vendite stimate in 300 milioni
di €).
Ma come è cambiato lo stile di vita dei trentenni di oggi
rispetto a quello dei trentenni della metà degli anni Ottanta?
Si tratta di due generazioni a confronto e di due universi distanti
e distinti: nati e cresciuti in una realtà in espansione, i
sessantenni odierni aspiravano a diventare qualcuno, tramite
percorsi di vita stabili e tappe pianificate. I beni che
acquistavano facevano parte di questo perimetro e spesso erano
segni di status e appartenenza ideologica: la macchina e la casa.
Premiante era la durata e la garanzia, l'acquisto era fatto per
durare nel tempo e mantenersi. In sintesi i trentenni di allora
erano ottimisti, in grado di assumersi responsabilità e di
aderire a percorsi pre confezionati.
I giovani di oggi vivono in una condizione di costante cambiamento,
senza possibilità e prospettive di sviluppo, respirano
scetticismo, sono costretti a fenomeni di adattamento continui.
In questo contesto di precarietà si ampliano a dismisura
le possibilità di scelta. Diventa premiante l'esperienza
acquisita attraverso percorsi esplorativi, le scelte divengono
instabili e fluttuanti. Quello che conta non ė più il
possesso di un bene, ma l'esperienza che questo fornisce.
La struttura del consumo cambia e le priorità anche. Il motto
dei trentenni odierni potrebbe essere "scopro dunque esisto", per i
trentenni di allora era "solidi e sicuri".
I giovani di oggi vedono le spese per trasporti incidere
maggiormente sui loro budget, trent'anni fa era il mutuo, quindi,
per i trentenni dopo un eventuale mutuo o affitto, seguono le spese
per il cellulare e le ricariche/internet.
Le priorità per i trentenni e i sessantenni sembrano non
essere troppo diverse ma presentano alcuni significativi
scostamenti: i giovani di oggi vedono come prioritaria la
stabilità del posto di lavoro, seguita dalla famiglia e della
salute. I 30enni degli anni '80, invece, mettevano in testa la
famiglia e appena sotto la stabilità del posto di lavoro e
l'avere una casa di proprietà, bene sempre più
inaccessibile per i giovani di oggi, scivolato al 4° posto
nella classifica delle loro priorità.
I giovani di oggi cercano acquisti facili da fare, leggeri da
mantenere e semplici darestituire: la proprietà deve essere
leggera, costituire un trampolino di consapevolezza ed esser
consentita all'interno di budget limitati. Il vero lusso diventa
quindi il tailor made dei servizi in grado di fornire quello che si
desidera in maniera customizzata.
Le formule di consumo che sono compatibili con questo tipo di
fruizione sono le formule low cost, l'e-commerce, la sharing
economy e il cloud shopping.
Gli strumenti a sostegno di questi canali sono la rateizzazione, il
noleggio, il comodato d'uso, le carte di debito e di credito e il
mobile payment.
Questi trend impattano i vari settori che Findomestic monitora da
anni. Cambia il paradigma di utilizzo dell'auto da "possesso" a
"condivisione" (car pooling e car sharing). La convergenza del
comparto TV con l'information technology cambia radicalmente il
modo di "vivere" la televisione: da utente "statico" a utente in
"movimento", da utente "passivo" a utente "interattivo". La casa
diventa "smart": design e sostenibilità ambientale guideranno
l'offerta e le scelte di acquisto future. Cresce la rilevanza dei
tablet rispetto ai Notebook; il mercato registra una ricomposizione
tra i diversi segmenti e si sviluppa sempre di più l'online
che ora veicola il 3,6% delle vendite. La telefonia continuerà
a sottrarre quote di mercato a settori attigui, attraverso
un'offerta innovativa e multifunzionale che consente l'accesso al
web ma anche la registrazione audio-video, la fotografia, il
gaming, etc.